L’Associazione

La valorizzazione dei reperti archeologici e la loro promozione rappresentano un contributo diretto alla conoscenza della storia, della cultura italiana e del turismo.

Un percorso in cui il binomio «Infrastrutture ed Archeologia» può acquistare un nuovo e positivo valore, volto a diffondere non solo cultura ma una più ampia sensibilità etica e civile, della quale Archeolog può essere diretta protagonista.

Il privilegio di scavare per costruire diventa, grazie ai ritrovamenti archeologici, anche un privilegio etico universale.

La nostra mission

Archeolog è un’associazione non profit con lo scopo di contribuire al restauro, alla conservazione ed alla valorizzazione dei preziosi reperti rinvenuti dai nostri soci Anas S.p.A., Quadrilatero S.p.A., RFI S.p.A. e Italferr S.p.A., nonché dalle altre società del Gruppo FS, durante la realizzazione e manutenzione delle infrastrutture stradali e ferroviarie italiane, attraverso il reperimento di fondi.

Costituita nel 2015 da ANAS S.p.A. e Quadrilatero Marche Umbria S.p.A., dal mese di aprile 2018 si sono aggiunte Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. e Italferr S.p.A.

Nel 2023 Archeolog Onlus si trasforma in Archeolog Ente del Terzo Settore (ETS), con relativa iscrizione al RUNTS.

I nostri soci

Progettiamo, costruiamo e manteniamo efficienti le strade del nostro Paese, con attenzione alla sostenibilità e all’innovazione tecnologica per la mobilità del futuro. Da quasi un secolo, accompagniamo lo sviluppo economico e sociale del territorio, collegando città e località da nord a sud dell’Italia. Oggi con 32mila chilometri di strade statali e autostrade, una squadra di 7mila donne e uomini, 38 sedi territoriali e 21 sale operative, garantiamo la viabilità quotidiana di circa 8 milioni di passeggeri e 400mila veicoli merci.

www.stradeanas.it

Rete Ferroviaria Italiana (RFI) è la società del Gruppo FS Italiane che gestisce l’infrastruttura ferroviaria nazionale caratterizzata da 16.800 km di rete ferroviaria, di cui 1.500 km di binari Alta Velocità, oltre 27mila scambi ed oltre 1.500 km di gallerie. RFI garantisce l’accesso alla rete, fornisce servizi alle imprese e svolge attività commerciali. Assicura la circolazione ferroviaria in sicurezza di oltre 9.300 treni in media al giorno, passeggeri e merci, per circa 346 milioni di treni/km nel 2021. Assicura la continuità territoriale dei servizi ferroviari, svolti tramite il traghettamento dei treni passeggeri e merci tra Villa San Giovanni e Messina con oltre 8 mila corse all’anno. Offre assistenza ai viaggiatori con disabilità e a ridotta mobilità grazie ai servizi di assistenza Sala Blu presenti in oltre 330 stazioni. www.rfi.it

Italferr, la società di ingegneria del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, è leader di mercato nella fornitura di servizi multidisciplinari e progettazione completa nel settore ferroviario. L’esperienza acquisita in oltre 30 anni di servizi di ingegneria specializzati insieme al nostro know-how internazionale sono fattori chiave nella soluzione di problemi complessi relativi ai sistemi ferroviari, inclusa la progettazione concettuale fino all’avvio operativo. Puntiamo a soddisfare i nostri clienti.

La sede centrale di Italferr si trova a Roma. A livello nazionale, la nostra azienda è situata in 28 uffici in Italia mentre i nostri progetti sono implementati in oltre 60 Paesi in tutti i continenti. www.italferr.it

La Quadrilatero Marche Umbria S.p.A. è una società pubblica di progetto controllata e operante su mandato di Anas S.p.A. La Società ha per obiettivo, quale soggetto attuatore unico, la realizzazione del progetto pilota infrastrutturale “Quadrilatero” con compiti di reperire le risorse finanziarie, progettare e realizzare l’Asse viario Marche Umbria, che consiste nel completamento e adeguamento di due arterie principali, della Pedemontana Fabriano-Muccia/Sfercia e di altri interventi viari, idonei ad assicurare il raccordo con i poli industriali esistenti e, più in generale, a migliorare ed incrementare l’accessibilità alle aree interne delle Regioni interessate. www.quadrilaterospa.it

La nostra storia

2015
Nasce Archeolog Onlus

Anas S.p.A. e Quadrilatero S.p.A. fondano l’associazione Archeolog Onlus, nella convinzione che la riqualificazione e la valorizzazione dei siti archeologici scoperti tra Marche e Umbria possano offrire un contributo diretto alla conoscenza della storia, alla divulgazione del sapere e rappresentino inoltre una grande opportunità di promozione del territorio, anche nella funzione di attrarre visitatori e creare così un volano economico di cui la popolazione residente potrà beneficiare.

2017
I primi restauri

Grazie a una convenzione, firmata con la Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio dell’Umbria, Archelog Onlus avvia le procedure per il primo restauro finanziato con i contributi raccolti. Il restauro interessa i corredi denominati “Carri di Colfiorito” e “Principessa di Plestia”, rinvenuti durante i lavori di realizzazione della nuova statale 77 Foligno-Civitanova Marche, in località Colfiorito di Foligno (Perugia), all’interno di una necropoli di età arcaica che ospita più di 65 sepolture.

2018
Le prime pubblicazioni

Archeolog dà vita ad una collana editoriale per valorizzare e far conoscere i preziosi reperti archeologici ritrovati negli anni grazie alla realizzazione di opere infrastrutturali. I volumi illustrano importanti scoperte emerse nel corso dei lavori promossi dai soci, a riprova di come sia oggi possibile coniugare la ricerca archeologica con opere che rispondono a moderne esigenze e necessità sociali.

2018
I primi accordi istituzionali

Viene sottoscritto un protocollo d’intesa tra Anas ed il già Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Il documento, rappresenta un traguardo importante e testimonia l’obiettivo dei due enti di valorizzare le scoperte archeologiche rinvenute nei cantieri.

2023
Archeolog ETS e il rinnovo del Protocollo con il MIC

Archeolog nel 2023 modifica la compagine sociale cambiando Presidente e membri del Consiglio Direttivo e del Comitato Scientifico, si trasforma in ETS, in conformità e nel rispetto di quanto previsto dal Codice del Terzo Settore, e mette in atto con determinazione tutti gli strumenti necessari per realizzare la propria mission come, ad esempio, la sottoscrizione del nuovo Protocollo d’Intesa Archeolog-MIC.