| REGIONE | Abruzzo |
| PROVINCIA | TE |
| COMUNE | Teramo |
| LOCALIZZAZIONE SPECIFICA | Madonna della Cona |
| TIPOLOGIA DI RITROVAMENTO | Ruderi tempio di epoca romana |
| TIPOLOGIA LAVORI | Lavori stradali |
| MOTIVO DEL RITROVAMENTO | S.S. 80 “DEL GRAN SASSO D’ITALIA” LAVORI DI COSTRUZIONE DI UNA VARIANTE TRA TERAMO E GIULIANOVA |
| ATTIVITÁ ARCHEOLOG | Pubblicazione dell’Atlante dei ritrovamenti archeologici (Approfondimento) |
Descrizione
La cronologia del ritrovamento è di Età Romana.
L’area archeologica, scoperta nel 2000, è caratterizzata dalla presenza di un edificio templare di 21,27x31,17 m, prostilo con ali, impostato su un alto podio di circa 178 cm, rivestito con lastre e blocchi di calcare con sagoma a cyma recta su una crepidine dello spessore di un piede romano (26,9 cm). La tipologia del tempio è ad alae (due corridoi laterali), con profondo pronao su alto podio con fronte prostila tetrastila (quattro colonne o con una doppia fila di colonne). Doveva, inoltre, presentare una scalinata in aggetto, come corpo a sé stante, rispetto al podio.
Due ambienti di servizio (di 5,90x4,20 m), disposti simmetricamente rispetto alla cella, chiudevano le alae del tempio e rivestivano funzione di servizio al culto.
La cella ha una superficie di circa 85 mq (11,40x7,45 m) e presenta una pavimentazione in opus tessellatum di tessere bianche, riquadrata da un elegante motivo ad onda corrente, con due delfini sull’asse di simmetria, realizzato con tessere nere. Sul fondo, dietro la cella, si trovava un piccolo ambiente di servizio di circa 180 cm, definito da una pavimentazione in cocciopesto e staccato dal mosaico con una soglia di pietra (spogliata in antico).
Ad oggi si conserva l’alto podio e parte dell’alzato di uno degli ambienti laterali in opus incertum, realizzato in cubilia troncopiramidali in travertino locale. La sostruzione su cui poggia la struttura è realizzata in opus incertum di ciottoli di fiume tagliati per metà e legati con malta in ricorsi abbastanza regolari.
Nel corso dello scavo sono stati rinvenuti frammenti di terrecotte architettoniche dipinte, tra cui lastre fittili di fastigio con motivo a fasci di saette e fulmini e a palmetta entro volute pendule realizzate a matrice e antefisse del tipo Potnia theròn (la signora degli animali) vestita di un elegante chitone di colore rosso, con pantere rampanti in posizione simmetrica.







