REGIONECalabria
PROVINCIARC
COMUNELocri
LOCALIZZAZIONE SPECIFICACanneti
TIPOLOGIA DI RITROVAMENTONecropoli e insediamento rurale di epoca arcaico-classica
TIPOLOGIA LAVORILavori stradali
MOTIVO DEL RITROVAMENTOLAVORI SULLA S.S. 106 JONICA VAR
ATTIVITÁ ARCHEOLOGI percorsi dell'archeologia Secondo Volume: “Tra il Torbido e il Condojanni" - 2019 (Approfondimento)
Pubblicazione dell’Atlante dei ritrovamenti archeologici (Approfondimento)

Descrizione

La cronologia del ritrovamento è di età arcaica-ellenistica (VI sec. a.C. - III sec. a.C.) con fasi precedenti pertinenti all'Età del Bronzo e all'Età del Ferro.

Nel 2011, durante i lavori per la realizzazione della galleria Gerace sul nuovo tracciato della strada statale S.S. 106 Jonica, sono stati effettuati scavi archeologici preventivi, in loc. Canneti dove è stato ritrovato un sito pluristratificato con una frequentazione a partire dall’età del Ferro (VIII-VII sec. a.C.), attestata da diversi frammenti ceramici e alcune strutture riferibili ad una capanna.

Ad età arcaico-classica rimandano alcune strutture, un canale e un pozzo che hanno restituito materiale fittile tra cui un’antefissa a maschera gorgonica databile tra il VII e il VI sec. a.C.

Nella parte centrale dell’area indagata alle strutture arcaico-classiche si sostituì un nuovo edificio con le sue pertinenze tra gli ultimi decenni del V e l’inizio del IV sec. a.C. Il particolare complesso risulta costituito da un edificio, realizzato su terrazze impostate sul fianco della collina, un canale munito di argini, due nuclei di sepolture e altri piccoli apprestamenti quali un pozzo e una fossa di scarico.

Il complesso venne abbandonato alla fine del IV-inizi III sec. a.C. Strettamente connessa alla storia dell’edificio risulta essere quella del canale che correva parallelo ad esso, volutamente obliterato in concomitanza della distruzione dell’edificio. Il tipo di obliterazione del canale depone a favore dell’interpretazione di un vero e proprio rituale di chiusura.

A rendere il complesso più peculiare è il rinvenimento a ridosso del canale di due nuclei di sepolture sormontate da basse piattaforme/epitymbia di forma quadrangolare in materiale lapideo, funzionali per deporre le offerte e le libagioni per il defunto.

Nell’area della necropoli veniva praticato il rituale dell’enagisma, il cui significato è “consacrare” e bruciare completamente i cibi e gli animali sacrificati.

Tra i resti carbonizzati sono state rinvenute le parti di un'imbarcazione con probabile funzione rituale.

Riferimenti

ATLANTE DEI RITROVAMENTI ARCHEOLOGICI 2025 Scheda 19

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