Attività

Lo scenario prospettato dalle più recenti direttive in materia di beni culturali, in particolar modo dal testo unico del 2004 e dalle successive norme sulla verifica preventiva dell’interesse archeologico, ha in parte rivoluzionato il rapporto tra realizzazione di opere infrastrutturali e tutela del patrimonio storico e naturalistico, con aspetti già consolidati ed altri che si vanno lentamente stabilizzando, determinando una sempre maggiore necessità di dialogo tra mondi che, sotto molteplici prospettive, hanno da sempre gravitato su assetti organizzativi e programmatici piuttosto antitetici.

I lavori di attuazione del nuovo asse stradale Civitanova-Foligno (Quadrilatero), sono stati una straordinaria occasione per sperimentare gli attuali – e oramai necessari – sistemi di interazione tra queste diverse realtà. Grazie ad una prospettiva certamente pioneristica si è sviluppata, all’interno di ANAS S.p.A., Quadrilatero Marche S.p.A, Italferr S.p.A. e RFI S.p.A., l’esperienza di Archeolog, una struttura associativa a carattere pubblico e dall’alto valore scientifico, che si propone di dare rilievo alle testimonianze archeologiche recuperate nel corso dei lavori, anche mediante la diffusione delle proprie attività attraverso canali mediatici privilegiati.

La firma ed il successivo rinnovo del Protocollo di Intesa MIC (allora denominato MiBAC) – Anas – RFI sulla valorizzazione archeologica dei siti rinvenuti lungo l’intera rete infrastrutturale del Gruppo FS Italiane, ha esteso la mission dell’associazione ai ritrovamenti delle opere ferroviarie. Archeolog si propone di rinnovare il Protocollo per un ulteriore triennio, al fine di dare continuità al meccanismo virtuoso di collaborazione e condivisione di intenti fra le parti; meccanismo che ha permesso e permetterà di attivare iniziative volte al comune obiettivo di valorizzare e tutelare i beni culturali.

Archeolog è stata, ed è tuttora, una preziosa occasione di confronto e di discussione tra coloro che ne condividono principi e finalità, soprattutto nella ricerca di soluzioni da adottare, anche nell’immediato futuro, per ottimizzare le risorse disponibili.

Archeolog, di concerto con le Istituzioni competenti (Ministero della Cultura e Soprintendenze archeologiche), promuove il restauro e lo studio dei reperti archeologicila loro esposizione in sedi prestigiose, nonché la valorizzazione dei relativi contesti di appartenenza, per una ricostruzione, anche virtuale, delle culture che li hanno prodotti. Organizza e prende parte, inoltre, a dibattiti e convegni,mirati alla promozione del territorio e delle sue prestigiose eccellenze storico-culturali.

Archeolog è impegnata anche in diverse attività editoriali che spaziano dalla pubblicazione di studi e ricerche, alla divulgazione delle informazioni attraverso la stampa.

L’attività di valorizzazione avviene in partnership con le rappresentanze e le amministrazioni locali, sviluppando specifici percorsi turistici tematici.

In particolare, anche nel rispetto del Codice del Terzo Settore, l’associazione opera per reperire le risorse economiche necessarie all’attuazione dei suddetti scopi istituzionali, anche attraverso la promozione di eventi e iniziative sia in Italia che all’estero, altresì in collaborazione con altre associazioni, federazioni, fondazioni, enti e società pubblici o privati, anche internazionali, volti ad interessare e coinvolgere quanti più soggetti possibile.

Protocollo

Nel mese di novembre 2023 è stato sottoscritto tra Archeolog ed il Ministero della Cultura un Nuovo Protocollo d’Intesa della durata di quattro anni, a rinnovo dell’accordo già sottoscritto per la prima volta nel 2017 tra Anas e MIC poi esteso a RFI,  per il coordinamento delle attività di conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico ritrovato nel corso della realizzazione e gestione della rete Anas e RFI. La firma di tale documento rappresenta un’opportunità, un passo importante verso la piena sintonia tra lo sviluppo infrastrutturale e la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale. Uno strumento che permette di rafforzare la collaborazione tra le Istituzioni coinvolte e sperimentare nuovi percorsi condivisi.

In particolare Archeolog:

  • sottopone al MIC/alle Soprintendenze territorialmente competenti un prospetto delle iniziative da effettuare anche mediante forme di mecenatismo e ricorso alla raccolta fondi;
  • indica le modalità di azione per concretizzare le iniziative di valorizzazione per implementare la conservazione e fruizione dei ritrovamenti effettuati;
  • gestisce, di concerto con il MIC, le attività necessarie alla valorizzazione dei reperti archeologici, secondo i progetti condivisi;
  • redige, in collaborazione e con il supporto delle Soprintendenze e/o dei Parchi Archeologici, i progetti di valorizzazione e restauro di volta in volta definiti.

In aggiunta, il MIC:

  • per il tramite degli Istituti competenti per territorio, procede alle necessarie verifiche e ricognizioni sulla base delle proposte di valorizzazione e restauro presentate da Archeolog;
  • esamina, contribuisce alla redazione ed approva le iniziative e le modalità operative proposte;
  • indica le necessarie azioni di prima conservazione e si esprime sulle iniziative di conservazione, di valorizzazione e fruizione proposte;
  • valuta, e se del caso autorizza, le proposte di affidamento temporaneo avanzate da Archeolog, anche finalizzate alla raccolta fondi per il restauro dei beni di cui sopra, secondo quanto disposto dalla normativa in materia di agevolazioni fiscali per il sostegno del mecenatismo culturale.

Nell’ambito dei progetti di restauro così proposti e autorizzati dal MIC, Archeolog diviene anche concessionario/affidatario temporaneo degli stessi, al fine di poter trasferire le agevolazioni fiscali dell’Art Bonus ai potenziali mecenati.

Convenzioni

Le attività previste dal Nuovo Protocollo di Intesa Archeolog-MIC, possono essere ulteriormente definite mediante successive Convenzioni/Protocolli attuativi, anche con le Soprintendenze di volta in volta interessate.

Nel caso di attività di valorizzazione che ricadono parzialmente nel perimetro di competenza di un Parco archeologico, tali Convenzioni possono essere estese anche a detti Istituti.

A titolo di esempio, nel 2017 è stata firmata la Convenzione tra Archeolog e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria per avviare le attività del primo restauro finanziato con i contributi raccolti dall’associazione. Il restauro ha interessato i corredi denominati ‘Carri di Colfiorito’ e ‘Principessa di Plestia’, rinvenuti durante i lavori di realizzazione della nuova statale 77 Foligno-Civitanova Marche, in località Colfiorito di Foligno (Perugia), all’interno di una necropoli di età arcaica che ospita più di 65 sepolture. Grazie al contributo di Archeolog, sono stati ultimati i restauri dei due ritrovamenti.