| REGIONE | Lazio |
| PROVINCIA | RM |
| COMUNE | Monterotondo |
| LOCALIZZAZIONE SPECIFICA | Monterotondo Scalo |
| TIPOLOGIA DI RITROVAMENTO | Insediamento e necropoli di epoca romana |
| TIPOLOGIA LAVORI | Lavori stradali |
| MOTIVO DEL RITROVAMENTO | COLLEGAMENTO STRADALE TRA A1 DIR E LA S.S. 4 VIA SALARIA A MONTEROTONDO SCALO |
| ATTIVITÁ ARCHEOLOG | Pubblicazione dell’Atlante dei ritrovamenti archeologici (Approfondimento) |
Descrizione
La cronologia del ritrovamento è compresa tra l'età Romana ed età tardoantica.
L’areale archeologico è stato scoperto nel corso delle attività di scavo dei pali di fondazione del rilevato a ca. -4 m di profondità.
La sinergia con la Soprintendenza, ed in particolar modo con il Dott. Alessandro Betori, ha permesso sia lo scavo e la conoscenza del bene che la continuazione dell’opera stradale. Il complesso archeologico consiste in un insediamento produttivo pluristratificato segnato nel corso della sua esistenza dalle continue alluvioni del Tevere.
Tra II e I sec. a.C. vi è la prima costruzione di una struttura a carattere produttivo che si sviluppa tra I sec. a.C. e I sec. d.C. A questo periodo si datano diverse opere di drenaggio delle acque ed ambienti per lo stoccaggio del materiale. Alla fase successiva, tra I e II sec. d.C., si colloca l’ampliamento del complesso con l’innesto di tre forni e due vasche in cocciopesto.
A tale periodo si data l’ambiente 4 caratterizzato da tracce di un incendio che hanno lasciato in situ gran parte del materiale del periodo.
L’ultima fase di occupazione nell'area è contrassegnata da un generale abbandono degli edifici con la presenza, attorno al IV-VI sec. d.C., di una piccola necropoli paleocristiana costituita da semplici tombe a fossa, entro vaso (a enchytrismòs) e sotto tegole poste alla cappuccina, contraddistinte dalla completa assenza di corredi.
Nell’area è stato rilevato materiale in buono stato di conservazione sia ceramico che metallico; tra questi si segnalano un’anfora neo-punica e un simpulum in bronzo dall’ambiente 4.
Sono stati rinvenuti, inoltre, due tesoretti monetali costituiti da 37 e 104 monete (databili al primo quarto del I sec. a.C.).







