| REGIONE | Abruzzo |
| PROVINCIA | AQ |
| COMUNE | Navelli |
| LOCALIZZAZIONE SPECIFICA | Fossa Lago Santo |
| TIPOLOGIA DI RITROVAMENTO | Necropoli di epoca romana |
| TIPOLOGIA LAVORI | Lavori stradali |
| MOTIVO DEL RITROVAMENTO | STRADA STATALE 17 “DELL’APPENNINO ABRUZZESE E APPULO-SANNITICO” |
| ATTIVITÁ ARCHEOLOG | Pubblicazione dell’Atlante dei ritrovamenti archeologici (Approfondimento) |
Descrizione
La cronologia del ritrovamento è compresa tra il II sec a.C. e il IV sec d.C.
Tra il 2006 e il 2008, in occasione del raddoppio della S.S. 17, sono stati effettuati scavi in località Fossa Lago Santo che hanno restituito testimonianze relative a diverse sepolture a fossa vestine di epoca orientalizzante, al vicus romano di Incerulae, nonché ad una necropoli monumentale ad oggi musealizzata, databile tra età tardo-repubblicana e prima età imperiale.
Nell’area si attesta la presenza di un edificio sacro affiancato da quattro tombe a camera, le cui strutture, voltate, sono di forma rettangolare e misurano mediamente 2,30-2,40 m di larghezza e 3-3,30 m di lunghezza; presentano invece dimensioni maggiori la tomba 5 (4x3 m) e l’ambiente di uso sacro.
In quest’ultima struttura, priva di deposito archeologico, si osserva la soglia modanata, il pavimento in cocciopesto, l’interno in intonaco dipinto.
Le tombe 1, 3, 4 e 5 appartenevano a personaggi di status molto elevato, come attestano i materiali ritrovati e, soprattutto, i resti dei ben noti letti funebri in osso, finemente decorati, rinvenuti in ciascuna sepoltura e oggetto di restauro. L’uso funerario si conservò anche in epoca successiva, come mostrano le sepolture databili dalla seconda metà del I a.C. al IV sec. d.C., che si impostarono, danneggiandole, sulle precedenti tombe a camera.







